Una madre, la sua bimba e un cagnolino. Alienazione reciproca, solitudini profonde, estraneità con il resto del mondo. Perché nulla è più complesso che essere sinceri nelle relazioni più care, a partire da se stessi. E dunque può servire la mediazione dell’arte per sciogliere durezze e incomprensioni. Perché “all’arte si deve la vita”.
Potrebbe essere questo il punto di partenza tematico scelto da Jasmine Trinca per mettere in forma il suo primo lungometraggio da regista intitolato Marcel!
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