HAPPYEND, di Neo Sora, la recensione Tokyo, il futuro presente

Dal Dopoguerra la cinematografia giapponese ha assegnato ai film giovanili (seishun eiga) il compito di rivelare le idiosincrasie e le crisi della nazione, innervando, di volta in volta, i racconti delle problematiche più urgenti della contemporaneità. In questo genere del cinema nipponico si iscrive pienamente Happyend di Neo Sora, in concorso a Venezia negli Orizzonti. Una delle tematiche centrali è la discriminazione subita dagli zainichi (coreani residenti in Giappone) e dai pochi immigrati presenti nelle scuole superiori.

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