DO NOT EXPECT TOO MUCH FROM THE END OF THE WORLD (Radu Jude) Una società alla deriva

Un’intera giornata al volante di un’auto, nel traffico caotico di Bucarest, per recarsi a casa di lavoratori rimasti invalidi dopo gravi infortuni, filmando con il cellulare le loro testimonianze per uno spot sulla sicurezza e sull’impiego dei dispositivi di protezione commissionato da un’azienda austriaca. É questa, da una parte all’altra della capitale rumena, senza sosta, con la sveglia delle 5:50 a decretarne l’inizio, la sfiancante e sottopagata quotidianità di Angela, assistente di produzione, responsabile di casting e autista, ma anche, tra interviste, riunioni e beghe di famiglia, influencer a caccia di follower con un avatar maschile dai volgarissimi commenti sessisti…

Vincitore del Premio speciale della giuria al Festival di Locarno 2023, Do Not Expect Too Much from the End of the World è un caleidoscopico, caustico e, a tratti, esilarante ritratto della precarietà contemporanea calato in una Romania post comunista alla deriva tra illusioni capitalistiche, speculazioni edilizie, chimere tecnologiche e residui di un passato inestirpabile.

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